La scarsità in ltalia di adeguati servizi di terapia intensiva pediatrica è evidente, soprattutto considerando le potenziali difficoltà nel trasferire i bambini critici alle Terapie intensive pediatriche situate nel resto del Paese; ancora 16 regioni in Italia hanno meno del 25% dei posti letto in PICU raccomandati dagli standard europei. In più la nostra regione, (insieme a Valle D'Aosta, Trentino Alto Adige, Molise, Basilicata e Sardegna) e’ priva di posti letto di terapia intensiva pediatrica, e se un paziente arriva in ospedale in condizioni critiche, deve essere immediatamente trasferito in un'altra regione. Il futuro si auspica vedrà l’aumento del numero dei posti letto nelle TIP e un miglioramento della distribuzione geografica delle stesse, con un miglioramento dei servizi di emergenza specializzati in terapia intensiva pediatrica e della rete tra i centri hub e quelli spoke.
Dovremmo garantire che ogni bambino con un grave problema medico possa beneficiare della massima qualità delle cure, indipendentemente dal luogo geografico in cui vive. L’importanza dell’evento di oggi sta proprio nella presa di consapevolezza che anche se il numero assoluto di pazienti è basso, il caso di emergenza pediatrica può rappresentare per chi lavora in un ospedale come il nostro un grande pericolo ma anche una complessa sfida professionale e gestionale. La collaborazione e la interdipendenza delle varie discipline risulta fondamentale per creare un iter diagnostico e terapeutico come bridge al trasferimento presso la TIP più vicina. Solo sensibilizzandoci al problema e impegnandoci nella nostra crescita professionale possiamo creare i presupposti per rendere l’assistenza di questo tipo di pazienti sempre più adeguata e sicura, sia per loro che per noi. La creazione di una rete organizzativa di competenze e di responsabilità, già creata negli anni grazie alla grande disponibilità dei professionisti con cui abbiamo la possibilità di confrontarci oggi, migliorerà la qualità del lavoro e della salute di una fascia di pazienti che rappresentano una piccola fetta, ma una grande sfida per chi opera nel nostro settore.