Le biotecnologie moderne hanno avuto un notevole sviluppo nell’ultimo trentennio e uno dei maggiori campi di intervento è stato nel settore medico e nello sviluppo di farmaci. Tra questi si può considerare una pietra miliare la descrizione da parte di Koheler e Milstein nel 1975 del metodo per l’ottenimento degli anticorpi monoclonali. Già dalla prima descrizione del metodo apparve chiaro il potenziale di questa tecnica ai fini della produzione di anticorpi con attività terapeutica e di interesse per la ricerca diagnostica anche se per poterli utilizzare come farmaci è stato necessario attendere lo sviluppo della tecnologia del DNA ricombinante.
Gli anticorpi monoclonali sono anticorpi prodotti da un singolo ‘clone’, cioè da una popolazione cellulare geneticamente identica perché derivata da un'unica cellula madre e riconoscono una solo struttura antigenica. Il campo di impiego in ambito terapeutico e diagnostico è almeno teoricamente vastissimo. Le strategie terapeutiche con applicazione di anticorpi monoclonali che hanno ricevuto maggior interesse e i maggior successi sono dirette all’inibizione dell’attivazione della risposta immunitaria nel trapianto di organi, nella terapia antitumorale e nella terapia antivirale.
L’introduzione di questi farmaci biologici sta rivoluzionando l’approccio terapeutico di molte malattie pediatriche: in campo reumatologico, oncologico, immuno-allergologico, gastroenterologico ed infettivologico. Anche nella lotta al Covid 19 gli anticorpi giocano un ruolo cruciale e lo sviluppo e l’utilizzo di anticorpi monoclonali efficaci sarà uno di quei fattori capaci di contribuire alla lotta al Coronavirus. In laboratorio si possono produrre una quantità illimitata di anticorpi monoclonali diretti contro una molecola presente sul Sars-COV 2 e in grado di agire bloccando la replicazione del virus. L’idea dei ricercatori è infatti quella di utilizzarli sia per la cura che per la prevenzione della malattia.
Questo corso si propone di illustrare le indicazioni all’utilizzo degli anticorpi monoclonali in ambito pediatrico e neonatologico alla luce delle nuove evidenze.